DI SEGUITO L'INTERVISTA ALL'AMBASCIATORE YEVHEN PERELYGIN
"Come giudica l’accordo sul gas raggiunto di recente?
Sono lieto che l’Europa, l’Ucraina e la Russia hanno raggiunto questo accordo perché adesso noi tutti siamo sicuri che questo inverno non avremmo problemi di fornitura di gas.
È un accordo temporaneo di solo 5 mesi, però dopo noi pensiamo di raggiungere un accordo di lungo termine secondo le regole europee. Il prezzo deve essere il prezzo del mercato, non quello politico.
Lei sta dicendo agli imprenditori italiani “è il momento di investire in Ucraina”, perché adesso?
Non sto parlando solo di investimento in Ucraina, ma anche di approfondimento, di collaborazione. Perché? Perché Ucraina non ha solo firmato, ma anche rettificato l’accordo associativo con l’Europa, e lo stesso giorno il parlamento Europeo ha rettificato detto accordo. Questo per l’Ucraina vuol dire iniziare una nuova era per costruire un business secondo le norme europee. È molto attraente per il business europeo e italiano venire in Ucraina e fare business con le stesse norme che si utilizzano nel loro paese.
Gli imprenditori italiani stanno chiedendo di togliere le sanzioni alla Russia, perché stanno frenando il business con quel paese. Lei cosa pensa di questo?
Io penso che le sanzioni devono essere prolungate fino al punto in cui la Russia sarà pronta a trovare le soluzioni a tutti i problemi esistenti, anche con il nostro paese. Questo si può fare solo con lo strumento di pace, dialogo, negoziazione, ecc. Io posso capire che alcuni imprenditori italiani stanno soffrendo per questa situazione. Cosa posso proporre? Li posso invitare a fare business in Ucraina secondo le regole europee. Posso dire che questa solidarietà fa capire meglio che l’Unione Europea vuole raggiungere la pace in questa parte del nostro continente.
Come si risolve la faccenda della Crimea e dell’est Ucraina?
Si può risolvere facilmente. La Russia deve chiudere la frontiera, non fornire più armi pesanti, mercenari e soldati russi al territorio ucraino. Dobbiamo, tutti insieme, Ucraina, Russia, gli esperti internazionali dell’Europa, controllare la frontiera con la Russia. Dopo, insieme all’Europa organizzare il funzionamento di ogni regione che vuole essere più decentralizzata, seguendo le norme europee. Noi siamo pronti!"